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TRANSKRYPCJA TEKSTìW
ARKUSZ I
Zadanie 1.
A.
Hotel áChicÑ, Rimini, via Regina Margherita 52. Vicinissimo al mare. Camere eleganti con
servizi, televisore, frigobar, balconi con la vista sul mare. Il ristorante panoramico offre cucina
casalinga con specialit pesce e frutti di mare. Parcheggio gratis.
B.
Hotel áVilla MadamaÑ, Firenze. Vicino al centro storico. Offre camere confortevoli con aria
condizionata, telefono, televisione, cassaforte privata, balcone. Men raffinato, ottima cucina
toscana, ricchi buffet a colazione e ai pasti. Parcheggio.
C.
Pensione áCapriÑ, Rimini-Marina. 200 metri dalla spiaggia; grande giardino giochi, biciclette a
disposizione tutto il giorno. Doppio menÎ per adulti e per i piccoli. Speciale piano- famiglia
con bambino gratis. Posto macchina.
D.
Hotel áLeoniÑ, nel cuore del Parco Naturale dÓAbruzzo. Una vecchia villa circondata dai
boschi e dalla campagna che offrono posti bellissimi per lunghe passeggiate ed escursioni.
Camere comode con servizi, telefono. Cucina casalinga a base di carne e verdure. Dal 18
agosto prezzi veramente favolosi.
E.
Hotel áMexicoÑ, Perugia. 20 chilometri dal centro della citt. Camere con bagno, servizi,
telefono. Buffet a colazione. Pensione completa 35 euro. Il ristorante aperto solo sabato e
domenica.
F.
Hotel áYorkÑ, Milano. Confortevole e silenzioso. Sauna e piscina aperte tutto il giorno. A
disposizione sala conferenze, sala riunioni e sala computer. Camere con servizi, telefono,
internet, TV. Ristorante aperto fino a tardi.
Oggi, 2.09.1998
Zadanie 2.
ORGOGLIO DI MASCHIO
Care lettrici di áGioiaÑ, ho letto il vostro articolo intitolato Î áSe lui ha lÓinfluenza povere noiÑ Î e
lÓho trovato spiritoso, ma poco vero. Certo, esistono anche situazioni come quelle che descrivete
con ironia, ed vero che ci sono molti uomini, che quando si ammalano diventano insopportabili,
ma mi sembra che il discorso sia un poÓ troppo generalizzato.Non tutti gli uomini malati si
comportano come i bambini viziati, che si lamentano tutto il tempo perci non tutti sono proprio
difficili da sopportare.
Ho letto il vostro articolo nella sala dÓaspetto del mio dottore mentre aspettavo di essere visitato.
Avevo 38 di febbre, ma ero dovuto uscire di casa anche per accompagnare a scuola le mie figlie
(mia moglie va in ufficio molto presto e ritorna molto tardi). Poi, prima di poter tornare a casa per
ÐcurarmiÑ, sono dovuto passare prima in farmacia e poi a fare la spesa.Siccome ho un lavoro
autonomo, ho fatto qualche telefonata, ho lavorato al computer e mi sono preparato qualcosa da
mangiare allÓora di pranzo. Il pomeriggio sono uscito per prendere le figlie a scuola e per fare un
salto al supermercato. A casa, dopo aver dato la merenda alle bambine, ho dovuto aiutare la pi
piccola nei compiti. Pi tardi ho cominciato a preparare la cena per tutti.
La sera tardi, finalmente mi sono misurato la febbre: 36,6! LÓinfluenza era gi passata. Mia moglie
non ha saputo nemmeno che stavo male.
Gioia, 5.02. 2002
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Zadanie 3.
Una volta un uomo si messo in testa di rubare il Colosseo di Roma, voleva averlo tutto per s
perch non gli piaceva doverlo dividere con gli altri. Ha preso una borsa, andato al Colosseo e
mentre il guardiano guardava dallÓaltra parte ha riempito la borsa di vecchie pietre e se le portate a
casa. Il giorno dopo ha fatto lo stesso, e tutte le mattine tranne la domenica faceva almeno un paio
di viaggi o anche tre. La domenica riposava e contava le pietre rubate, che crescevano in cantina.
Quando la cantina era piena ha cominciato a riempire la soffitta, e quando la soffitta era piena
nascondeva le pietre sotto i divani e dentro gli armadi. Ogni volta che tornava al Colosseo lo
osservava ben bene da tutte le parti ma non vedeva nessuna differenza.
Sono passati i mesi e gli anni. Le pietre rubate stavano ormai dappertutto; sotto il letto, in
cucina, riempivano la vasca da bagno e il corridoio. Ma il Colosseo era sempre al suo posto, non gli
mancava un arco. Il povero ladro invecchiando era preso dalla disperazione. Ogni viaggio gli
costava sempre pi dolore e fatica. Quando ha sentito che stava per morire andato unÓultima volta
fino al pi alto terrazzo del Colosseo. Il sole colorava dÓoro le antiche rovine, ma il povero vecchio
non vedeva niente, perch le lacrime gli coprivano gli occhi. Sperava di rimanere solo, ma sono
arrivati dei turisti, gridando in lingue diverse e tra tante altre voci il vecchio ha sentito una vocina
del bambino che gridava: ÐMio! Mio!Ñ. Solo adesso il vecchio ha capito tutto e avrebbe voluto dirlo
al bambino, avrebbe voluto dirgli che doveva gridare ÐnostroÑ al posto del ÐmioÑ ma non aveva le
forze.
Gianni Rodari, ÐFavole al telefonoÑ, 1971
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